Informazioni e news dal mondo dell’avvocatura

Fermo amministrativo. Agenzia delle Entrate Riscossione.

Il fermo amministrativo è l’atto con cui si dispone il blocco della circolazione dei veicoli intestati al debitore.

Prima dell’attivazione della procedura il debitore riceve la comunicazione di preavviso di fermo amministrativo. Con questo atto l’interessato è invitato a mettersi in regola nei successivi 30 giorni e viene informato che, in caso di mancato pagamento, si procederà  alla iscrizione del fermo.

Il fermo non viene iscritto se il debitore dimostra, entro i suddetti 30 giorni, che il veicolo è strumentale all’attività  di impresa o della professione da lui esercitata.

La cancellazione del fermo può essere effettuata solo dopo aver saldato integralmente il debito e ottenuto dall’Agente della riscossione il provvedimento di revoca da presentare al PRA.

In caso di rateizzazione, al pagamento totale della prima rata del piano di rateizzazione, il debitore può richiedere all’Agente della riscossione la sospensione del provvedimento di fermo, al fine di poter circolare con il veicolo interessato, che anche in questo caso il debitore dovrà  presentare direttamente al PRA.

Libretti al portatore, addio dal 4 luglio. Cosa deve fare chi ha un libretto al portatore

I libretti al portatore vanno in soffitta. Dal prossimo 4 luglio – con l’entrata in vigore del decreto legislativo 90/2017 – sarà  ammessa esclusivamente l’emissione di libretti di deposito nominativi.

Chi possiede i “vecchi” libretti a partire dal 4 luglio, non potrà  più versare o prelevare; per continuare a risparmiare usando il libretto sarà  necessaria la nominatività  del soggetto intestatario.

 I titolari dei libretti al portatore dovranno recarsi in banca o alla posta entro e non oltre il 31 dicembre del 2018 per estinguere i propri conti o trasformarli in altri strumenti finanziari. A partire da quella data, infatti, i libretti al portatore diventeranno ‘illegali’ per cui i titolari saranno soggetti a sanzione amministrativa e verranno invitati a ritirare l’importo e versarlo su un titolo nominativo.

Scadenza dell’Assegno Bancario

L’assegno bancario deve essere incassato:

  • entro 8 giorni dalla data di emissione se pagabile nello stesso Comune entro cui è stato emesso;
  • entro 15 giorni, se pagabile in un Comune diverso da quello di emissione.

Queste scadenze sono indispensabili ai fini della levata del protesto. Ossia se l’assegno arriva all’incasso 8 o 15 giorni dopo la data di emissione in caso di mancanza di fondi, non può essere protestato.

L’assegno presentato per l’incasso oltre le predette scadenze può essere sempre pagato, sempre che:

  • sul conto del soggetto che lo ha emesso vi siano ancora i fondi necessari;
  • il soggetto che lo ha emesso non abbia effettuato la revoca dell’ordine di pagamento.

 

Cancellazione dei protesti prima dei 5 anni

La cancellazione dei protesti prima dei 5 anni si può effettuare solo:

  • nel caso in cui entro il termine di 12 mesi dalla levata del protesto il debitore esegua il pagamento (della cambiale) comprensiva degli interessi e delle spese maturate;
  • nel caso di riabilitazione del protestato ai sensi dell’art.17 della legge 108/96 (necessaria quando il protesto riguarda un assegno o quando si e’ pagato un protesto cambiario oltre l’anno suddetto);
  • qualora il protesto sia stato levato illegittimamente o erroneamente (In questi casi, la cancellazione può essere richiesta dal soggetto protestato, dalla Banca o dal Pubblico Ufficiale, dimostrando l’erroneità e/o l’illegittimità del protesto).
Finanziamento rifiutato a causa di una segnalazione in Crif. Cosa fare?

Richiedi l’accesso ai tuoi dati registrati in Crif attraverso il sito http://www.consumatori.crif.com/. Riceverai il riscontro al massimo entro 15 gg.

Le segnalazioni negative vengono cancellate automaticamente al decorso dei tempi previsti dalla normativa senza bisogno di richieste specifiche:

  • Richieste di finanziamento rinunciate/rifiutate: 1 mese dalla data di rinuncia/rifiuto;
  • Finanziamento rimborsati regolarmente: 36 mesi dalla data di estinzione;
  • Ritardi di 1 o 2 rate: 12 mesi dalla regolarizzazione;
  • Ritardi di 3 o più rate: 24 mesi dalla regolarizzazione;
  • Finanziamenti non rimborsati: 36 mesi dalla data di estinzione prevista o dall’ultimo aggiornamento.

La cancellazione dei dati negativi prima del decorso dei tempi si può ottenere solo quando ci sia stata una segnalazione errata o illegittima o a causa di azioni fraudolente, ad esempio nel caso di truffa, e cioè se qualcun altro ha ottenuto indebitamente un finanziamento a tuo nome.

Diffida di chi ti assicura una cancellazione “certa”e “veloce” dal sistema di informazioni creditizie.

L’assicurazione sul prestito è obbligatoria?

L’assicurazione sul prestito è obbligatoria?

L’assicurazione sul prestito è obbligatoria in un solo caso, ovvero con la cessione del quinto dello stipendio.

Se invece richiedi un normale prestito personale la copertura assicurativa è facoltativa, quindi puoi scegliere se aderire o meno.

Non è necessario sottoscrivere l’assicurazione per poter ottenere il finanziamento.

La polizza assicurativa ti potrebbe essere utile in caso di dubbi sulla capacità di rimborso del finanziamento. In questo caso è consigliabile attivare un’assicurazione a protezione del credito.

Attenzione ai “finanziamenti a tasso zero”!

Attenzione alle pubblicità che parlano di “finanziamenti a tasso zero”!

È importante controllare che non solo il TAN ma anche il TAEG del finanziamento sia pari a zero.

Il TAN (Tasso annuo nominale) è il tasso di interesse puro che si applica a un finanziamento e misura esclusivamente gli interessi dovuti sulla cifra presa a prestito, senza considerare le spese.

Il TAEG (Tassa annuo effettivo globale), indica il costo effettivo di un prestito, considerando pure tutte le spese accessorie sostenute per ottenere il finanziamento e per pagare le rate.

E’ molto utile prendere il TAEG, come parametro per valutare la convenienza o meno di un prestito e confrontarlo con differenti offerte.

Per quanto tempo i protesti rimangono iscritti nel R.I.P. (Registro Informatico dei Potesti)?

Per quanto tempo i protesti rimangono iscritti nel R.I.P. (Registro Informatico dei Potesti)?

Il protesto decade automaticamente dopo 5 anni dalla data iscrizione nel Registro Informatico dei Protesti (anche se i titoli non sono stati pagati).

Questo significa che non dovrai incaricare nessuno per la relativa cancellazione, visto che allo scadere del quinto anno la cancellazione sarà automatica e senza spese per il soggetto protestato.

Il diritto di conoscere i tuoi dati presenti nei SIC

 

E’ un tuo diritto conoscere i tuoi dati presenti nei SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie).

Sarebbe utile verificare sempre i tuoi dati prima di richiedere un finanziamento.

Puoi chiedere ai SIC un report aggiornato dei tuoi dati collegandoti ai seguenti siti:

Riceverai il report al massimo entro 15 gg.

Tempi di conservazione dei dati nei SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie)

I dati rimangono visibili per sempre?

I dati relativi a prestiti e finanziamenti presenti nei SIC vengono cancellati automaticamente una volta decorsi i tempi massimi stabiliti dalla normativa.

  • Richieste di finanziamento rinunciate/rifiutate: 1 mese dalla data di rinuncia/rifiuto;
  • Finanziamenti rimborsati regolarmente: 36 mesi dalla data di estinzione;
  • Ritardi di 1 o 2 rate: 12 mesi dalla regolarizzazione;
  • Ritardi di 3 o più rate: 24 mesi dalla regolarizzazione;
  • Finanziamenti non rimborsati (o con gravi morosità): 36 mesi dalla data di estinzione prevista o dall’ultimo aggiornamento.